lunedì 26 novembre 2012

chi sono i maiali da salvare?

Chi sono i maiali da salvare?
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In Europa dicono che siamo Pigs, maiali, e ci ricordano costantemente che dobbiamo essere salvati. Eppure, proprio all’Europa abbiamo dato più soldi di quanti non ne abbiamo presi. Tra il 2000 e il 2011 abbiamo versato nelle casse di Bruxelles 145 miliardi di euro, e ne abbiamo ricevuti 120. Abbiamo cioè lasciato giù 25 miliardi secchi: 50mila miliardi di lire. Non male, per essere considerati "maiali da salvare".

Ma noi siamo brutti, sporchi e cattivi: abbiamo "la casta", una specie di scabbia che si prende insieme alla cittadinanza. In Europa al contrario sono tutti campioni di rigore, onestà e trasparenza. Come accadde quando qualcuno si prese la briga di controllare cosa combinava la Commissione Santer, e scoprì che si verificava una gravissima malagestione dei fondi, che in alcuni casi venivano anche "distratti", e per non farsi mancare niente assumevano a manetta anche parenti e amici (tecnicamente, si chiama nepotismo e familismo). Tutti i commissari furono costretti a dimettersi perché, fu scritto testualmente, "non potevano non sapere". Tra quei commissari c'erano Mario Monti ed Emma Bonino. Ma non ditelo al Corriere della Sera, non amano ricordarlo.

Qualcuno ha poi fatto le pulci all'utilizzo che dei fondi - compresi i nostri 50mila miliardi di lire - si fa a Bruxelles. Ne sono uscite fuori cose interessanti. Ve ne elenco qualcuna:

- 411mila euro per un centro fitness per cani, che non è mai stato costruito.
- 900mila euro per corsi di golf, hotel, piscine e centri benessere che hanno ospitato Angela Merkel.
- 5 milioni in limousine per i parlamentari europei.
- 1 milione e 600mila euro al Re di Svezia travolto dagli scandali sessuali, per coprire le sue perdite finanziarie.
- Oltre 5 milioni per un centro culturale, una specie di “bocciofila” evoluta in Lussemburgo per burocrati europei molto snob.
- 5 milioni e mezzo per una città del lusso in Ungheria, con tanto di finto Ponte dei Sospiri.
- 7 milioni per un finto paesaggio canadese che scimmiotta lo Yukon, allo zoo di Hannover.
- 44 mila euro in cocktails per festeggiamenti.
- 150mila euro a Londra per corsi di golf e per dare la caccia alla volpe.
- 40mila euro in regali per il Consiglio d'Europa.
- 238 euro a parlamentare in cartoline.
- 57mila euro per una orchestra europea fatta di soli joystick da computer, quelle graziose levette che servono per giocare.
- 2milioni e mezzo per la costruzione di un villaggio romano in Germania.
- Quasi 1 milione e mezzo nello sviluppo di videogiochi.
- 16mila euro a contadini tirolesi per potenziare la loro connessione emotiva con il paesaggio.
- 7 milioni e mezzo di fondi europei all'Andalucia, che li ha utilizzati per spiegare a cosa servono i fondi europei.

E come dimenticare il pezzo della TV tedesca che inseguiva Giorgio Napolitano all'aeroporto - un vero e proprio cult - , chiedendogli conto dei rimborsi per i voli da Bruxelles a Roma e viceversa, per i quali percepiva 800 euro a tratta, spendendone tuttavia solo 90 grazie ai voli low-cost?

Ma l'Europa è una gran figata, mentre noi abbiamo "la casta". Nel frattempo, abbiamo già pagato 15 miliardi di anticipo per il fondo salva-stati che, intanto che aspettiamo di essere salvati, sono già stati investiti nel cosiddetto Club della Tripla A, cioè in titoli di stato tedeschi, olandesi, svedesi, finlandesi, inglesi, danesi. Stiamo togliendo il pane di bocca ai nostri imprenditori per finanziare le loro economie.

Allora: chi sono i maiali da salvare?

Fonte: http://www.byoblu.com/post/2012/11/24/CHI-SONO-I-MAIALI-DA-SALVARE.aspx

domenica 18 novembre 2012

Elsa Fornero ammette il Golpe Finanziario. Ora si apra un fascicolo d’inchiesta. Di Paolo Barnard


Voi milioni di italiani pestati a mazzate dalla riforma delle pensioni di Elsa Fornero, voi esodati, voi che avete subito, che sempre subite, voi senza voce, e voi giovani che non avete lavoro perché gli anziani sono oggi incatenati a lavorare dalle decisioni di questa lugubre sicaria dell’Economicidio italiano, voi…
 Perché vi hanno fatto tutto questo? Cosa vi hanno detto? Vi hanno detto che era nell’interesse del Paese, che risparmiare attraverso i vostri sacrifici era la via dura, ma virtuosa, per ridare speranza all’Italia, che per voi ultra sessantenni significa i vostri figli, vero? Vi hanno detto questo, e voi, che a 17 anni vi riboccaste le maniche per tirarla su quest’Italia che viaggiava in 600 e aveva una sola tv in bianco e nero per condomino, anche questa volta lo farete, stringerete i denti, perché “è per i nostri figli”. Anziani, vi dicono che meno pensione è necessario per lo Stato, per tutti i cittadini, che è necessario…
 Anziani, meno pensione è necessario per lo Stato, per tutti i cittadini, è necessario. Anziani, meno pensione è necessario per lo Stato, per tutti i cittadini, è necessario......
 Pomeriggio del 15 novembre 2012, WorldPensionSummit ad Amsterdam, la conferenza che riunisce i colossi mondiali delle pensioni private, gente con interessi finanziari per 1.925 miliardi di dollari, millenovecentoventicinque miliardi. Cioè: solo in quella sala erano presenti una decina di gruppi privati con interessi quasi pari all'intero Prodotto Interno Lordo italiano. Sono quelli che aspettano a bocca spalancata come lo squalo bianco sotto la barca, che la barca affondi, l’Inps. Sulla barca ci siete voi, vogliono i vostri soldi, la vostra pensione, i contributi di chi lavora. E voi, torturati dalla Fornero e da quelli che a lei seguiranno, glieli darete, farete le pensioni integrative costretti a mazzate, e loro ci speculeranno sopra cifre inimmaginabili. Poi, quando uno o cento di questi gruppi esploderanno come accaduto negli USA nel 2007, milioni di voi perderanno la pensione per sempre. Ma chissenefrega, voi siete la gente, quelli che non contano.
 Ok, è il pomeriggio del 15 novembre, al WorldPensionSummit prende la parola Elsa Fornero e dice che
 I cambiamenti portati dalla riforma delle pensioni del governo Monti erano necessari per compiacere i mercati finanziari, altrimenti i mercati avrebbero devastato l’Italia.
 Fermi, fate un lungo respiro, per favore. La capite la gravità di questa cosa detta e firmato da un Ministro della Repubblica?
Un Ministro di un Paese, che risponde allo Stato, alla Costituzione, e al popolo sovrano, il cui dovere costituzionalmente sancito è l’interesse pubblico nello Stato, ha fatto una riforma delle pensioni per compiacere le banche, le assicurazioni, i fondi monetari, gli hedge funds, cioè i gruppi privati di speculatori dediti al profitto che, altrimenti, ci avrebbero distrutti, distrutto l’intero Paese.
Un Ministro di un Paese, che risponde allo Stato, alla Costituzione, e al popolo sovrano, il cui dovere costituzionalmente sancito è l’interesse pubblico nello Stato, NON HA FATTO un riforma delle pensioni per motivi legati all’interesse del popolo sovrano. Non è vero che la riforma Fornero è la cura economica giusta per l’Italia. Poteva essere l’abolizione nazionale del diritto di allattare i figli, non importa un accidenti, ma se la ordinavano i mercati il Ministro della Salute era costretto a sancirla.
Viviamo in un golpe finanziario. Lo Stato non esiste più, Monti e la Fornero lavorano per i mercati violando la Costituzione. Il presidente Napolitano è in coma. In centinaia di procure italiane sono state depositate denunce di cittadini esattamente su questo. Esiste un giudice degno in questo Paese? Apra un fascicolo d’inchiesta, altrimenti Silvio Berlusconi aveva ragione. Magistrati siete servi di chi?

martedì 13 novembre 2012

Cibo per la mente

KESHE fondation Volo e creazione di luce da altrogiornale
http://www.youtube.com/watch?v=C6ionKZY4Hw&feature=player_embedded

Grillo il Gallo ? di da Stampalibera
http://www.stampalibera.com/?p=55221#more-55221


Perchè Monti è un criminale,spiegato a tua figlia di paolo Barnard

Perché Monti è un criminale, spiegato a tua figlia.

Cara ragazza, l’economia è tutto, perché è il motore che fa andare tutto quello che ci sostiene nella vita, dal lavoro, alle case, la scuola, la sanità, la cultura, la libertà, fare figli, progettare, persino amarsi, perché senza economia, cioè in assenza di mezzi, l’essere umano non ha più spazio per nessuna di queste cose. Ti fa specie che abbia menzionato l’amore? Prova a essere serena col tuo futuro bambino o col tuo amato se ogni santo giorno hai l’angoscia di non avere abbastanza per la casa, per curarli, per proteggerli. Impossibile.
L’economia si fa in due modi.
1) la si studia sui libri o nei congressi fra cervelloni.
2) la si usa in politica per mantenere il tuo Paese.
Mente i primi dovrebbero studiare per il beneficio del 99% di noi persone (e spesso non accade), la politica DEVE usare l’economia per il beneficio del 99% di noi persone. Punto. Zero discussione. Ok? Quanto sopra dovrebbe, in un mondo sano, essere tanto scontato quanto il fatto che l’acqua si beve. Ma no. Non è affatto così. Oggi, al contrario, l’economia dei politici serve nel 99% dei casi all’interesse dell’1%, cioè dei potenti e della finanza. Perché glielo permettiamo? Perché ci tengono nell’ignoranza di economia. Tu e le tue amiche/amici sapete che c’è la crisi, e quindi dobbiamo tutti stringere la cinghia. Lo dice il professore serio con la faccia da primario che sta a Roma. Tutti i politici annuiscono con tono greve. Ma no, è tutto falso.Non c’è una crisi. C’è un disastro creato appositamente per rubare ricchezza al 99% di noi, così che i politici possano fare nel 99% dei casi l’interesse dell’1% dei potenti, che gli garantiscono la carriera. Questa tragica truffa oggi te la spacciano per ‘l’economia’. No! Perché, cosa ancora più grave, l’ECONOMIA SANA, quella che tutelerebbe noi persone comuni fino al benessere per tutti, ESISTE! C’è eccome, e porta la firma di grandissimi studiosi di fama non solo mondiale, ma anche storica.
Attenta qui: se stiamo tutti soffrendo lo strazio della finta crisi, e se invece si potrebbe stare tutti meglio con una diversa economia, è ovvio che i politici che ci nascondono la cura sono dei delinquenti. Hai dubbi? Parla coi disoccupati; con le donne che abortiscono perché hanno perso il lavoro e non possono mantenere il bambino, pensa a che orrore avranno dentro; parla coi genitori che ogni sera arrivano a casa distrutti dal lavoro e con in tasca due soldi, che non avranno neppure la testa per parlare ai figli che cresceranno nella tensione continua e nella solitudine; parla con gli ammalati che aspettano mesi per una cura, e che poi scoprono che quell’attesa li ha condannati a morire; parla con chi ha investito tutti i sacrifici di una vita per metter su un’attività, e oggi vede questa falsa crisi distruggergliela. Magri uno di questi è tuo padre… Perché devono soffrire così se non è necessario? Non è delinquenziale questo?
Ma allora cos’è successo a quell’economia sana, così autorevole? Ce l’hanno nascosta, l’hanno fatta sparire dai libri di testo, gli intellettuali temono a parlarne, perché i padroni delle loro carriere gli toglierebbero fama e incarichi. I politici idem. Ma nel frattempo milioni di noi soffrono inutilmente. Orribile.
Bene. Oggi un tal Mario Monti è il capo del tuo governo. Ed è in prima fila a nasconderci l’economia sana, mentre fa di tutto per distruggere quel poco di economia che ancora ci rimane. Già questo è un delitto. Ma più precisamente, ecco perché Monti è un criminale.
RAGIONE UNO.
La Costituzione dell’Italia è la più alta Carta giuridica del Paese, inviolabile. Essa inizia con un articolo di importanza storica, eccolo
Art. 1. L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
Ok. Il capo del tuo governo è il funzionario PUBBLICO numero uno dell’Italia. Ok. Facciamo uno più uno:
1 La massima legge del Paese dice che il lavoro è tutto
+
1 Monti sta facendo di tutto per distruggere il lavoro: Monti lo precarizza sempre più; Monti ci tassa le attività a morte e questo causa licenziamenti in massa; Monti taglia la spesa di Stato, gli stipendi pubblici e le pensioni, e questo impoverisce tutti, ma se siamo più poveri compriamo di meno, se compriamo di meno le aziende o i negozi non vendono, sono costretti a licenziare e non assumono; di nuovo mazzate al lavoro.
=
Monti lavora violando la massima legge italiana nel suo articolo numero 1. Monti è un criminale costituzionale. Gravissimo.
RAGIONE 2
Gli studiosi dell’economia sana, e ripeto, sono grandi nomi mondiali dell’economia, hanno sancito che il danno più distruttivo in assoluto per l’economia di una nazione si chiama disoccupazione. Chi non lavora non solo costa allo Stato un sacco di soldi inutili, ma è proprio ricchezza perduta, gettata nella discarica. Immagina questo esempio: un bellissimo campo ha prodotto un oceano di fragole, pesche, ciliegie, patate, mirtilli, grano, uva… occorrono 1000 uomini per raccogliere tutto e offrirlo a noi persone. Ma 400 di questi uomini non lavorano, cioè, i politici NON LI FANNO LAVORARE. Il 40% di tutto quel ben di Dio rimarrà quindi nel campo sotto al sole a seccare e a marcire. Allucinante, inaccettabile. Cioè: i disoccupati sono ricchezza reale sottratta alla società, ricchezza che potrebbe arrivarci, ma è invece buttata via. Ok.
La disoccupazione può, raramente, essere causata da problemi genuini, ma quasi sempre è… sì, incredibile a dirsi, è il frutto dell’uso di quell’economia distruttiva, di cui Mario Monti è il primo paladino in Italia. Puoi quindi immaginare che Monti con le sue enormi tasse e i suoi tagli alla spesa MANTIENE IN VITA LA DISOCCUPAZIONE DISTRUTTRICE, anche se potrebbe scegliere l’economia sana e abolire la disoccupazione del tutto. E allora…
… ti chiedo: un politico che mantiene apposta in vita questa distruzione che ci danneggia tutti, che fa soffrire milioni di persone, e che avvantaggia solo i suoi amici potenti, non è un criminale? Non è un crimine fare questo al tuo Paese quando ci sarebbe l’alternativa?
RAGIONE 3
Mario Monti sta assassinando l’economia della tua Italia per favorire i suoi patròn ideologici, che sono i mega industriali (soprattutto tedeschi) e i mega banchieri. Guarda, non ti annoio qui con i dati di cosa è successo in questi mesi e che provano senza dubbio quanto ho detto. Ti cito solo un episodio: il mio falegname, con un’aziendina di 4 persone, ha chiesto un prestito a una banca per 30.000 euro. Lo ha fatto per non chiudere, vuole lavorare. Ma no. La banca glieli ha rifiutati. Questa banca si chiama Monte dei Paschi di Siena, famosa. E’ intervenuto Monti? No. Potrebbe intervenire? Certo! La politica fa le leggi e può costringere le banche ad aiutare noi persone comuni. Poi cosa è accaduto? Che un giorno è stato proprio questo Monte dei Paschi di Siena ad avere bisogno di soldi, ma tanti eh? Sai quanti? Due miliardi di euro… sì, hai capito bene. E cosa ha fatto Monti? Glieli ha dati subito, come no?! Sai cosa avrebbe risposto questo Monti al mio falegname, e a tutti i poveri italiani come lui, se gli avesse chiesto i 30 mila? Questo: “No! Lo Stato deve fare ordine nei conti, ci dispiace, abbiamo le casse vuote”. Infatti questo sta dicendo Monti a tutti noi lavoratori, agli ammalati in difficoltà, ai genitori senza casa, ai disoccupati, ai pensionati minimi, ecc. Dobbiamo soffrire e zitti. Ma poi ci sono subito due miliardi per il suo amico banchiere, sull’unghia, e non solo per lui, anche per gli altri banchieri. E questo non è criminale? Ragazza: questo sta ammazzando la tua economia, e senza di essa tu non sei più protetta, non hai più diritti.
RAGIONE 4
La durezza delle privazioni economiche e la paura per il futuro che queste generano nelle persone, possono giocare bruttissimi scherzi alla società, veramente orribili. A scuola hai sicuramente studiato il nazismo. Come è nata una simile aberrazione storica? Come fece quell’ometto insignificante di Hitler a trasformare quello che era un gruppetto di sparuti fanatici in un regime che ha distrutto l’Europa? Risposta: le Austerità.
No, non è affatto una boutade. Oggi tu sai che Monti e i suoi complici della tecnocrazia europea stanno distruggendo passo dopo passo il nostro benessere con queste politiche economiche chiamate Austerità. Come detto sopra, esse impoveriscono severamente milioni di persone per il beneficio di una elite, creano crisi, le crisi creano paura e ansia nella gente. Accadde proprio questo, seppur su scala molto più ampia, con la Germania sconfitta nella Prima Guerra Mondiale. I Paese vincitori, che oggi nell’Eurozona sono i Paesi del nord, ebbero il potere col Trattato di Versailles di imporre Austerità feroci alla Germania, per obbligarla a ripagare i suoi debiti di guerra. Oggi ce le impongono per farci ripagare altri debiti, che oltre tutto non sono neppure veri debiti, ma lasciamo stare. Nel caso della Germania del 1919, l’errore tragico non fu nel pretendere un compenso per i danni che aveva causato, ma fu di pretendere dai tedeschi sacrifici assurdi per le riparazioni di guerra. Li spremettero come schiavi, al punto che uno dei più grandi economisti della Storia, John Maynard Keynes, scrisse a quel tempo un’opera celebre dove denunciava le Austerità contro la Germania come eccessive e crudeli. Risultato: Hitler compare sulla scena e catalizza la disperazione e la paura dei tedeschi, promette salvezza e… milioni di cittadini terrorizzati dalle privazioni gli si buttano dietro. Il Nazismo.
Esagerato!!” dirai. Un cavolo. Sai cosa è successo in Grecia alle ultime elezioni? I greci alla disperazione propria a causa delle Austerità del club di politici europei amici di Monti hanno eletto in parlamento un partito apertamente… neo-nazista. Ma ti rendi conto? Ma ti pareva possibile una cosa simile nel mondo civile del terzo millennio? Ecco cosa accade ad esasperare la povera gente con le Austerità, e nel nome di una economia truffa al servizio dei poteri finanziari. Nell’Italia in crisi ed esasperata abbiamo già forze pronte a raccogliere la disperazione e la paura di tanti per imporre soluzioni anti democratiche, odio e violenza. Si tratta di forze che in un’economia sana al servizio del 99% di noi sarebbero ignorate da tutti, ma oggi, nel clima d’incertezza e di privazione causato da Monti, stanno drizzando la loro brutta testa.
Monti quindi sta sospingendo l’Italia verso una disgregazione democratica gravissima, un vero crimine contro lo sforzo che questo Paese ha fatto per ritagliarsi una civiltà moderna dopo il fascismo. Ricordati: Monti è il Presidente del Consiglio di una nazione pacifica, e ne sta avvelenando la fibra democratica con conseguenze gravissime. Anche questo è un crimine.
Ho spiegato abbastanza? Forse no. Allora questo: la Mafia è criminale no? Certo che sì. Può la Mafia, che è criminale, attentare all’articolo 1 della nostra Costituzione? Può creare milioni di disoccupati e distruggere l’economia? Può causare il crollo dei redditi milioni di lavoratori e di anziani? Può sospingere gli italiani verso derive autoritarie fascistoidi in accordo coi maggiori politici europei? No, non può. Monti e i suoi partner lo stanno facendo. Allora come possiamo dire che la Mafia è criminale e che Mario Monti e i suoi amici speculatori non lo sono? Ciao, tuo PB

lunedì 12 novembre 2012

cibo per la mente

Merril-linch:all'Italia conviene uscire dall'Euro
 L'Uscita dall'Euro e i terroristi
 Le origini segrete della banca d'Inghilterra

IL TRIBUNALE DI TRANI AVANZA NELL’INCHIESTA INCRIMINANDO LE AGENZIE DI RATING
DI ANTONIO DE MARTINI corrieredelllacollera.com


E L’ECONOMICIDIO STA ARRIVANDO IN GERMANIA DI PAOLO BARNARD
paolobarnard.info

giovedì 8 novembre 2012

Cibo per la Mente

CIBO PER LA MENTE

Il fallimento dell’austerity. La sinistra si interroghi sulla permanenza nell’euro
di Emiliano Brancaccio (Pubblico, 6 novembre 2012)
L’aspetto più inquietante dell’ultimo rapporto ISTAT non risiede nella notizia che la disoccupazione in Italia ha fatto registrare l’ennesimo picco. L’allarme principale riguarda il 2013: per l’anno prossimo l’istituto nazionale di statistica prevede ancora recessione e un incremento ancor più accentuato dei senza lavoro……
Salvatore Tamburro i Dati dell’Austerity

Armi psicotrope in grado di manipolare vaste masse di persone  su scala Globale.



Fusione Fredda: l’UE nega il brevetto dell’E- CAT dell’ingegnere Andrea Rossi

lunedì 5 novembre 2012

piccoli Prodi fioriscono di Alberto Bagnai


  
(da Linate)

Sono molto stanco e, per motivi che saranno chiari leggendo, anche abbastanza disgustato dalla piega che le cose stanno prendendo, come credo lo siano molti di voi. Mi affatica soprattutto dover ripetere sempre le stesse cose, e mi sconforta la povertà culturale di certi dibattiti. Purtroppo sottrarsi ad essi non è possibile, per un motivo molto semplice. La crisi dell’Eurozona è in primo luogo una crisi politica, è la crisi di un certo modello di politica: quello deliberatamente e dichiaratamente impostato sull’uso della crisi economica come strumento di coercizione, finalizzato a condure le masse dove le élites illuminate desiderano che esse vadano (guardate tutte le citazioni/confessioni nella discussione di questo post).

Quindi, alla divulgazione tecnica, che è uno snodo essenziale del ragionamento e non può essere condotta con slogan “facilisti” (con buona pace del Donaldo furioso, che infatti si sta sgretolando), deve affiancarsi necessariamente una riflessione politica. Facilismo, ricordiamolo, fa rima con fascismo. Questo per l’analisi. Sarebbe poi bello poter affiancare alla riflessione una proposta politica... ma ora ne parliamo, appunto.
Ricevo da un giovine (con la ”i” di... fate un po’ voi) una simpatica lettera che vi riporto in extenso:

Salve Prof. Bagnai, da qualche mese leggo con piacere gli articoli pubblicati nel suo blog Goofynomics. Le sue teorie nei confronti dell’Euro , del Mes e del Fiscal Compact mi trovano completamente d’accordo e per questo volevo chiederle un’opinione su un tema che mi sta profondamente a cuore. Per fare questo le racconterò due storie.
Il protagonista della prima storia è un economista, bravo e attento nel suo campo. Da tempo ha capito che il fattore principale che sta alla base della crisi che sta attraversando l’Europa, ed in  modo principale alcuni paesi fra cui l’Italia, è stata la creazione dell’Euro che ha fatto sì che i paesi più deboli della periferia dell’eurozona non potendo più attuare politiche monetarie sovrane per ovviare alle loro debolezze  (es. svalutazioni) devono svalutare i salari e attuare politiche di austerità per stare al passo con i paesi del centro.  Conscio dell’importanza delle sue teorie  fa di tutto per divulgarle attraverso il suo blog, le sue conferenze le sue apparizioni in televisione. Purtroppo per lui riesce a raggiungere un bacino di utenza ridotto e non riesce a far breccia completamente nell’opinione pubblica. Opinione pubblica che oltretutto è continuamente bombardata da messaggi pro-Europa dai media di regime che sostengono da sempre la linea dei governi in carica. L’economista agisce in maniera deontologicamente perfetta cercando di divulgare la verità a tutti quelli che lo ascoltano ma purtroppo non riesce a raggiungere la massa e non viene ascoltato. La maggior parte delle persone rimane così convinta delle sue idee e i governanti hanno gioco facile a proseguire con le loro politiche di austerità dietro alla scusa di “ce lo chiede l’Europa”.
La conclusione sarà l’aggravarsi della crisi e della condizione del popolo che a un certo punto sfocerà  in rivolte di piazza  e lotte aspre. L’economista non vedrà raggiunto il suo scopo e i suoi sforzi non verranno ripagati.
La seconda storia parla invece di un soggetto che ha molta influenza sulle masse. Lui non è un economista ma ha capito che c’è qualcosa che non va nell’Europa o meglio nell’Europa strutturata in questo modo. Lui vuole provare a cambiare la situazione, vuole provare a fare in modo che la popolazione possa riprendere in mano il suo destino e il suo futuro. Sa anche che la popolazione è continuamente bombardata dai media sul concetto di Europa unita, dal concetto di “ce lo chiede l’Europa”, dal concetto di “Stati Uniti d’Europa”. Lui sa che, forte della suo carisma, della sua popolarità e dei suoi messaggi potrebbe arrivare ai vertici della struttura politica del suo paese e quindi cambiare davvero la situazione. Ma sa anche la massa o meglio una gran parte della popolazione plagiata dai media non capirebbe il messaggio del  “No Euro a tutti i costi” e quindi che potrebbe  rischiare di perdere parte del suo consensus  se lanciasse questo slogan e che quindi non riuscirebbe ad attuare un bel niente di quello che spera di fare. Questo soggetto decide allora di lanciare dei messaggi economici non troppo drastici, di critica all’Europa e di fiducia ai cittadini dicendo che saranno loro a decidere su tali temi tramite referendum. Questa strategia gli permette di mantenere un forte appeal nella popolazione, arrivando alle elezioni sostenuto da essa e riuscendo quindi a vincere le elezioni. In tal modo tale soggetto riesce a far entrare nelle istituzioni delle persone illuminate, come l’economista della prima storia che ho raccontato,  in maniera che tali persone possano davvero avere la possibilità di agire e cambiare le regole in maniera da uscire dalla crisi permettendo al popolo di risollevarsi.
Il secondo soggetto quindi ha agito in maniera più “commerciale”, più opportunistica se vogliamo, omettendo di dire a pieno la verità sull’euro ma è riuscito ad ottenere il suo vero scopo: inserire dentro le istituzioni delle persone che possano davvero cambiare la realtà.
Ecco, ho finito le storie. Se ha avuto la pazienza di leggerle fino in fondo avrà capito che io faccio parte del Movimento 5 Stelle, in particolare sono un attivista di Paperopoli. Io so che lei, e anche qualcun altro presente in rete, avete criticato le posizioni di Grillo sull’Euro, e che avete criticato il fatto che non abbia attuato una dura presa di posizione sull’argomento.
Ma come ha capito io penso che Grillo stia facendo bene a fare così, attuando un approccio più “commerciale” sull’argomento, un approccio che sarà sicuramente accolto in miglior modo da quella parte di popolazione che non ha la possibilità di informarsi in rete o che non ha il bagaglio culturale per capire certi argomenti.  Facendo così Grillo riesce a mantenere vivo il suo scopo che è quello di inserire persone oneste e competenti nei palazzi di poteri, come economisti del suo rango. E magari riuscirà a mettere anche persone rette nei luoghi in cui si riformerà la giustizia, la scuola, la sanità, il welfare, i trasporti….. come vede la battaglia sarà molto ampia e tratterà molti settori che vanno anche oltre l’economia.
Spero di non essere stato troppo contorto nelle mie spiegazione e sarei davvero contento di ricevere una risposta che mi potesse spiegare il suo punto di vista relativamente a quanto le ho scritto, in particolare modo sull’opinione che ho io del modo di agire di Grillo.
Ne approfitto anche per dirle che noi del gruppo di Paperopoli stiamo nel nostro piccolo provando a fare opera di divulgazione sui problemi legati all’Euro e a tutte le sue implicazioni. Così come fa lei sul suo blog in maniera più allargata. Anche se lei non concorda in pieno con l’agire del M5s, noi saremmo davvero lieti e onorati di poterla ospitare in una serata di divulgazione a livello cittadino che stiamo organizzando per la fine di Novembre. Sarebbe davvero un bel modo per poter spiegare tali argomentazioni anche a chi non segue spesso il web o che non ha tempo e competenze per seguire continuamente questi argomenti. Mi faccia sapere qualcosa.
Intanto la ringrazio per l’attenzione.
Cordiali saluti

...aspetta a ringraziarmi, amico: aspetta di aver letto la mia risposta, che ho già dato e che quindi forse non capirai.

Perché vedete, ormai è un appuntamento quotidiano: e un giorno Debora, un giorno Lidia, un giorno Paolo, un giorno Claudio (immaginate quale), tutti a dirmi quanto è bello il movimento liquido, perché sì, il vertice è opaco (come ho rimarcato qui) ma la base è tanto volenterosa e tanto onesta, e decide in un modo un sacco libbero, un sacco democratico e un sacco bbello.

Allora.

Premesso che mi sono rotto i coglioni (mind my French) di essere inquadrato nello stereotipo del professorino che non sa parlare alle masse e non si impegna politicamente, stereotipo che dice più su chi lo ripete che su quanto sto facendo, vorrei entrare nel merito del ragionamento dell’amico paperopolese. Un ragionamento semplicissimo: il popolo certe cose non può capirle, quindi non perdiamo tempo a spiegargliele, anche perché siamo in emergenza, il tempo è poco, le prossime elezioni sono decisive (ah sì?). Diciamo dunque al popolo che i problemi sono altri, quelli dei quali sente parlare dai giornali (debbitopubblicocastacoruzzzzionebrutto), così ci viene dietro, e poi, al momento opportuno, raggiunto il potere... sorpresa! Caro popolo, la verità è un’altra: il problema sono gli squilibri esteri e il debito privato!

Oppure (meglio mi sento!): “Caro popolo, adesso decidi tu con un bel referendum nel quale sicuramente sceglierai la cosa giusta, dopo soli trent’anni di lavaggio del cervello a 90° gradi (con azzurranti ottici), e senza che noi abbiamo smosso un dito per farti capire come stanno le cose, a parte dar spazio sul blog che detta la linea politica del movimento alla rima in azzo e alla rima in demenza. Ma a questo punto saremo al potere, e comunque noi faremo la cosa giusta”.

Missione compiuta.

Questo ragionamento, credo lo vediate, brilla per semplicità ed efficacia, ma non per originalità. Perché? Semplice: perché la Realpolitik del nascondere al popolo la “verità”, o dell’ostentare una “diversa verità”, per meglio condurlo dove si vuole, è esattamente la filosofia politica dell’euro. E quando dico esattamente, intendo esattissimissimissimamente. Infatti, se ci fate caso, c’è anche la logica dell’emergenza: “presto, diciamo la qualunque pur di arrivare al potere alle prossime elezioni, che sono decisive (ah sì?)” equivale a “presto, facciamo le riforme strutturali di corsa che c’è la crisi”. Sono piccoli dettagli che solo chi ha un orecchio musicale può apprezzare.

Ma, come ci ricorda Satie : « Si la musique ne plaît pas aux sourds, même s'ils sont muets, ce n'est pas une raison pour la méconnaître ». E quindi facciamo attenzione a non méconnaître i fenomeni che abbiamo di fronte, fin che siamo in tempo.

Vedete, sopra, quando dico “verità”, intendo la “propria” verità, quella del politicante di turno: una volta Prodi, oggi Grillo. Se mi seguite da un po’, ricorderete che la mia personale e umile riflessione politica, alla quale da cittadino ritengo di avere diritto, dichiarando la mia incompetenza in materia, è partita proprio da qui: dal disgusto per il discorso di Aristide, per il paternalismo insito nella Realpolitik di chi ha occultato i costi dell’euro, sapendo esattamente che esso avrebbe provocato una crisi, e anzi desiderando usarla come strumento di governo, da chi sapeva che stava spingendo intere popolazioni ignare del nuoto dentro la piscina della crisi, fottendosene dei morti che poi ci sono stati.

Morti, capite, morti, vite umane, cazzo! Gente che si è uccisa per la disperazione, e gente che si è spenta in povertà e dignità e della quale nessuno di noi ha mai saputo e mai saprà nulla. Chiaro? Se si ragiona così, partendo dal presupposto che la verità può essere occultata, travisata, accantonata, alla fine ci sono i morti. Va bene? Voi ve la sentite, come evidentemente se la sentiva Aristide, di caricarveli sulla coscienza? Do per scontato di no. E allora cerchiamo di capirci bene: in che cosa differisce l’atteggiamento di Aristide da quello dell’amico paperopolese?

Secondo me in nulla.

Qualche sprovveduto dirà: “Ma Bagnai, scusa! Er mortazza ci ha mentito per tirarci dentro, Grillo dice una ‘diversa verità’, ci parla di cose tutto sommato irrilevanti, come byoblu ha ben dimostrato e tu avevi detto, ma lo fa per tirarci fuori! Sono due cose evidentemente diverse, sei ingiusto, uno voleva la cosa sbagliata, l’altro la cosa giusta, non puoi confonderli”.

Ecco, sì, va bene, allora tu l’euro te lo meriti. Tienitelo, finché c’è (per poco), che io parlo con gli altri.
Ci sono due evidenti cose che non vanno in questo ragionamento.

Il primo problema

Il primo problema è che la democrazia non è un contenuto, ma un metodo.

Chi disprezza il popolo, come fa, senza nemmeno rendersene conto, chi dubita della sua capacità di comprensione,  non è democratico. Non si può fare la cosa giusta nel modo sbagliato. Questa è esattamente la filosofia politica e operativa fascista dell’euro, filosofia che si è dimostrata fallimentare sul piano economico (devo spiegarvi perché?) e in fondo anche su quello politico. Qualsiasi appello al popolo che non parta da un impegno educativo forte è demagogico e fascista, oltre a essere déja vu.

E il “popolo”, se per popolo intendiamo gli operai, gli agricoltori, gli artigiani, gli impiegati, insomma: noi, il popolo capisce, capisce e come, se gli parli. Questa è la mia esperienza. L’esperienza di gente che mi viene a ringraziare, dicendomi più o meno sempre la stessa cosa: “Noi sentivamo che era così, ma i nostri politici, i nostri giornali, erano compatti nel dirci il contrario, e pensavamo di esser noi a sbagliare”. Quindi temo non sia giustificato il disprezzo del popolo implicito in chi vuole condurlo con la tecnica del falso scopo, che andrà anche bene in balistica o in orienteering, ma non mi sembra consona alla democrazia.

Mi dispiace, Paolo, io ti ho ammirato per il tuo coraggio e per la tua lucidità, e continuo a farlo, ma nella mia rozzezza, non potendo vantare competenze specifiche in filosofia della politica, non capisco come tu possa non vedere questo macroscopico problema di democrazia. Non si può dire: “intanto prendiamo il potere (o la Sicilia, o quel che l’è), poi si vedrà”. Non può funzionare così. Così funzionano quelli che disprezzo. E non me ne fotte niente se ragionando come ragiono io non si cambia la storia. La Storia non la cambiate nemmeno voi, col vostro metodo. Potrete incresparne la superficie, ma rimane il fatto che non avete un cambio di paradigma da proporre, salvo “er ueb”, non avete un’idea di come ci si tiri fuori operativamente da questo casino, non avete un’idea di quale patto proporre agli altri paesi europei per un nuovo percorso di integrazione che abbia un senso, percorso che necessariamente passa per una revisione della costituzione materiale economica del nostro continente, non avete un’idea di come trasmetterlo ai vostri elettori, ai quali siete costretti quindi a fare discorsi che mortificano la vostra statura intellettuale e morale.

Inutile dire (come Debora): “Arbe’, ma se Grillo parla dell’euro lo tritano, fallo fare, poi vedrai...”.
Non ne sarei così sicuro. Intanto, se volessero/potessero tritarlo, lo farebbero già, visti i danni che arreca. Ma perché non lo fanno? Pensiamoci...

In questo momento il potere, quello vero, sta giocando un gioco molto chiaro: screditare, con una serie di scandali a orologeria, tratti dallo sterminato archivio dei segreti di Pulcinella, l’intera politica italiana, direi proprio l’idea che in Italia si possa fare politica. Lo scopo è palese: accreditare l’idea che sia meglio lasciare il potere ai tedeschi, o almeno ai tecnici. E perché mai il potere dei tecnici dovrebbe tritare l’antipotere di Grillo? In fondo, quest’ultimo in realtà gli sta dando una grossissima mano nell’eliminare quel presidio di democrazia che è la classe politica. Presidio imperfetto, corrotto, inefficace, datato, tutto quello che vuoi, ma pur sempre presidio, se paragonato ai tecnocrati ineletti. Se ti vuoi togliere di mezzo i politici per lasciare le mani libere ai tecnici, cosa c’è di meglio di un simpatico e geniale invasato che attraversa a nuoto bracci di mare per sbraitare contro la politica corrotta?

Magari Grillo non sta toccando l’euro semplicemente perché gli è stato chiesto di non farlo, perché il suo ruolo è un altro. Mi affretto ad aggiungere che credo e soprattutto spero che questa possibilità sia in effetti remota e che le cose non stiano così.

Ma anche presumendo, come si deve fare, la buona fede, l’argomento dell’amico paperopolese (o di Debora) è comunque poco convincente, perché per dire una verità almeno parziale non c’è alcun bisogno di parlare dell’euro. Basterebbe non ripetere la menzogna propalata dalle élite europee, secondo la quale la colpa della crisi è tutta del debito pubblico. Basterebbe spiegare che chi sta fallendo sono famiglie e imprese (e banche), che quello che è lievitato è il debito privato, e che i movimenti internazionali di capitali sono stati un fattore dirompente molto più della castacriccacoruzzione, e che la colpa è delle banche private che hanno prestato in modo dissennato a debitori privati, perché avevano interesse a farlo. Non è un'idea mia, non è un'idea sovversiva: lo sarà in Italia, ma all'estero è un'idea del tutto ovvia.

Non ci vorrebbe molto a farla capire.

Ripeto: il problema non è che Grillo non dia la diagnosi giusta. Il problema è che dà sistematicamente quella sbagliata, rinviando tutto a debitopubblicobbruttocastacriccacoruzzioneladriiiiiii.

Forse non è chiaro: il problema non è che Grillo non dia la diagnosi giusta, il problema è che dà sistematicamente quella sbagliata. Il problema non è che Grillo non dia la diagnosi giusta, il problema è che dà sistematicamente quella sbagliata. Il problema non è che Grillo non dia la diagnosi giusta, il problema è che dà sistematicamente quella sbagliata. Il problema non è che Grillo non dia la diagnosi giusta, il problema è che dà sistematicamente quella sbagliata. Il problema non è che Grillo non dia la diagnosi giusta, il problema è che dà sistematicamente quella sbagliata. Il problema non è che Grillo non dia la diagnosi giusta, il problema è che dà sistematicamente quella sbagliata. Il problema non è che Grillo non dia la diagnosi giusta, il problema è che dà sistematicamente quella sbagliata. Il problema non è che Grillo non dia la diagnosi giusta, il problema è che dà sistematicamente quella sbagliata. Il problema non è che Grillo non dia la diagnosi giusta, il problema è che dà sistematicamente quella sbagliata. Il problema non è che Grillo non dia la diagnosi giusta, il problema è che dà sistematicamente quella sbagliata. Il problema non è che Grillo non dia la diagnosi giusta, il problema è che dà sistematicamente quella sbagliata. Il problema non è che Grillo non dia la diagnosi giusta, il problema è che dà sistematicamente quella sbagliata. Il problema non è che Grillo non dia la diagnosi giusta, il problema è che dà sistematicamente quella sbagliata. Il problema non è che Grillo non dia la diagnosi giusta, il problema è che dà sistematicamente quella sbagliata. Il problema non è che Grillo non dia la diagnosi giusta, il problema è che dà sistematicamente quella sbagliata. Il problema non è che Grillo non dia la diagnosi giusta, il problema è che dà sistematicamente quella sbagliata. Il problema non è che Grillo non dia la diagnosi giusta, il problema è che dà sistematicamente quella sbagliata.

Chiaro?

Per chi è rimasto, proseguo col secondo problema (il primo essendo che la democrazia non è un contenuto ma un metodo)

Il secondo problema

Il secondo problema di questa bella strategia two step (prima vado al potere dicendo cose inesatte o poco pertinenti, poi però faccio la cosa giusta) è che abbiamo già visto come va a finire: la strada sbagliata non porta mai nel posto giusto, con buona pace dei politici, dei politicanti, e dei loro consiglieri. Gli economisti lo chiamerebbero un problema di time consistency, Dante lo chiamava “lunga promessa con l’attender corto”, e sapete dove si va a finire in questi casi: al caldo!

Mi spiego: posto che “la cosa giusta” sia gestire lo sganciamento dell’Italia dall’euro, intanto nessuno ci garantisce che una volta preso il potere sulla base di un messaggio distorto il movimento si adoperi per la “cosa giusta”. Attenzione: non sto presupponendo una intenzionalità truffaldina. Il fatto è che se tu vai al potere ululando debitopubblicobbruttocastacriccacoruzzioneladriiiiiii, poi è chiaro che se vuoi mantenere il tuo elettorato e un minimo di credibilità ti devi lanciare in politiche pinochettiane di riduzione del government footprint, di peso dello Stato nell’economia, che in questo momento è l’ultimo dei problemi. Devi insomma anche tu sposare l’austerità (sotto le nobili e mentite spoglie di lotta allo sprecocriccacastacoruzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzione). Non ci son santi. Il problema, nel conquistare il potere con la menzogna, non è che uso fai del potere, ma è la menzogna, perché questa allontana per sempre la possibilità di un confronto veramente democratico, e condiziona chi la profferisce tanto quanto chi la subisce.

Se le cose non cambieranno, amico paperopolese, dovrai scontrarti con questa sgradevole verità: la rivoluzione, in questo momento, in Italia, la stanno facendo quelli come me, e sono sempre di più, che dicono la verità: mostrano i dati, riportano le analisi degli economisti internazionali, riportano le previsioni delle organizzazioni multilaterali e dei centri di ricerca più prestigiosi. Quelli come te forse (e dico, e spero: forse) stanno solo canalizzando il dissenso in un movimento fumoso e strumentalizzabile, del tutto compatibile con gli attuali assetti di potere.

Sintesi

E adesso io quello che dovevo dire l’ho detto. Chi lo voleva capire lo ha capito. Chi lo poteva capire lo ha capito. Chi non voleva o non poteva... pazienza! La palla è in campo ortottero. Giocatevela bene. Se la base è così liquida e democratica, se non è composta dai piccoli dr Livore antistato, fradici di invidia sociale e mentalmente svantaggiati al punto da non capire che la spesa pubblica è reddito privato, bene: questa base forse ora dovrebbe dare un segnale chiaro. Dite basta alle menzogne. Non permettete che di fronte al più colossale fallimento del mercato della storia dell’umanità vi si venga a ripetere che la colpa è dello Statodebitopubblicacastacoruzzzionemannnamoliaccasaaaaaaa. Non fatevi prendere in giro.

Aggiungo che ringrazio molto l’amico paperopolese per la sua stima. Io vorrei ricominciare a vivere una vita più tranquilla, ma se mi scrivete vi do un’intera mailing list di merlettaie della sinistra pronte a passare sotto bandiera ortottera, dopo che avranno preso l’ennesima inevitabile sòla dai vertici del Partito di Destra o del partito Fognatore. Per i sottosegretariati c’è la fila, state tranquilli. Di economisti, al momento giusto, non mancherete (credo), e saranno anche eterodossi quel tantino che potrebbe piacere a voi.

Ma se la rappresentazione della realtà che i vostri vertici propalano (lanciando il sasso e nascondendo la mano, in nome del “tutte le opinioni vanno ascoltate”) non dovesse cambiare nei prossimi giorni, be’, allora sapete che c’è: not in my name.

E siccome è mio destino non essere originale, né nell'elaborazione teorica (come sempre sottolineo e mai viene capito) né in quella politica, vi regalo il commento dell’amico Alex al post di ecodellarete, un commento sintetico più del mio ed efficace più del mio:

Ieri leggevo la letterina a Babbo Natale del Commovente Rabboni!
Un discorso da far invidia al mitico “Aristide” di Bagnaiesca memoria! Poiché la gente non capisce un cazzo mentre  noi sì,  meglio un imbonitore da circo che continui ad impapocchiarli per bene naturalmente al fine di “inserire persone oneste e competenti nei palazzi del potere,” (questa poi, cazzo, presumo niente di meno che SanFrancesco, Ghandi, Martin Luther King, Sant’Agostino, e Maria Teresa di Calcutta (le quote rosa vanno rispettate);  se proprio poi la situazione risultasse  gravissima giocheremmo il Jolly facendo scendere in campo LUI, Gesù Cristo in persona) che un oscuro esegeta di provincia,  che nell’esporre le “SUE TEORIE” (ripetuto 123 volte) si affatica a tentare di far percolar la “dura” verità nel Cranio refrattario della gente! 
Fantastico! Se questo è il futuro, Stamo in una botte de fero!

Ecco, chissà perché, anche Alex, nel leggere l’amico paperopolese, ha pensato ad Aristide. Guarda caso, non sono solo, siamo in due. E forse anche più di due, se andate a vedere la discussione in ecodellarete. Che dite, lo facciamo uno sforzo? Vogliamo capire e dire che non ci sono mie teorie, ma eventualmente teorie di un paio di premi Nobel di passaggio? Vogliamo capire e apprezzare la differenza fra chi fornisce i dati e chi fornisce fuffa? Dai, proviamoci, che poi, vedrete, staremo meglio tutti.

La verità è come la cicoria. All’inizio sembra amara, ma poi non puoi più farne a meno. Anche il vostro popolo sembra non possa più farne a meno. Ecco l’occasione giusta per capire se nel movimento comanda davvero la base. Buon lavoro, fateme sape’: a proposito di base "liquida", io devo fare il bagno ai pupi...

Se vedemo.

E, come si dice a Roma, nel caso non ci vedessimo, speriamo sia per colpa vostra. Con la variante del mio amico di Montecompatri, il quale si congedava sempre da me con queste sagge parole: "Oggi ce semo, domani nun ce sei". Potrebbe anche valere per il gagliardo movimento. Mi dispiacerebbe, ma ho elaborato lutti peggiori. Nessun lutto è peggiore di quello della verità. PenZatece...
                                                                                                                                                            

domenica 4 novembre 2012

keshe foundation ha consegnato i suoi brevetti all'ambasciata Italiana

KESHE FOUNDATION: CONSEGNATO ALL' AMBASCIATA ITALIANA DI BRUXELLES IL KNOW HOW SPAZIALE KESHE

KESHE FOUNDATION: ALTRA PUNTATA... CONSEGNATO ALLA AMBASCIATA ITALIANA DI BRUXELLES IL KNOW HOW SPAZIALE KESHE


Molto difficile non avere peplessità e dubbi su queste vicende, che per altro non hanno risonanza non solo nei media main stream, ma nemmeno nella informazione alternativa piu’ storica ed accreditata, salvo che nei canali degli appassionati di Mr Keshe. Vediamo nel tempo che succederà e se tutta questa ricchezza di innovazione tecnologica pacifica per la terra e i terrestri … sarà elargita pacificamente e in prosperità ai popoli, da parte dei
“poteri governativi”, a cui Mr Keshe continua a volere che venga trasmesssa…
Saremmo la prima ambasciata EU a Bruxelles ad aver ricevuto i suoi doni preziosi…
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Quote:
Secondo il principio della Fondazione Keshe di trasferire le sue tecnologie in ogni paese del mondo, siamo orgogliosi di annunciare la nazione e il governo d’Italia ha accettato il trasferimento di tecnologia del programma spaziale della Fondazione keshe.
Il 2012/10/26 alle 4 del pomeriggio come da appuntamento pre-concordato con i funzionari dell’ambasciata italiana a Bruxelles, in Belgio, il Direttore della Fondazione Keshe MT Keshe ha consegnato ai funzionari del governo italiano, l’allegato scientifico contenente, tutti brevetti completi (brevetti pubblici e nascosti) della Fondazione Keshe, il progetto del reattore spaziale, l’unità di montaggio del reattore e la progettazione della navicella spaziale.Così come era avvenuto per il trasferimento di tecnologia con il governo della Sierra Leone che era nel formato di dati elettronici salvati su una chiavetta USB.
Il funzionario dell’ambasciata ha immediatamente controllato il contenuto della chiavetta USB e ha confermato che i file di brevetti e disegni schemi sono completamente sulla chiavetta USB che hanno ricevuto.
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La sessione è stata video registrata e secondo il protocollo diplomatico, il video è stato trattenuto all’interno dei locali del territorio nazione italiana, sarà archiviato e non verrà mostrato in pubblico, se non diversamente indicato dall’ambasciata italiana e dal governo.Ora la nazione d’Italia è diventata la prima nazione in Europa che ha accettato il totale trasferimento della tecnologia del programma spaziale della Fondazione Keshe per portare pace e prosperità alle nazioni del mondo.Accogliamo con favore gli scienziati e funzionari del governo italiano e la nazione d’Italia nel programma spaziale Keshe Foundation.
Durante l’incontro, abbiamo offerto la nostra esperienza e il supporto delle nostre capacità tecniche, alla nazione Italiana, in accordo con La Fondazione Keshe per seguire gli sviluppi futuri.
Come da precedenti discussioni, presto porteremo tutte le nazioni ad aderire al programma spaziale così che insieme che possano scambiare le loro conoscenze su eguali basi scientifiche.



Vorremmo ringraziare tutte le persone italiane e gruppi della comunità internet che hanno incoraggiato il loro rappresentante del governo a partecipare all’incontro riservato agli ambasciatori dei governi di tutto il mondo, del 2012/06/09 presso la Fondazione Keshe, e ora vediamo i fruti del nostro duro lavoro..

Il trasferimento delle conoscenze è stata effettuata sulla base di nessun onere economico ed è stato dato gratuitamente alla nazione d’Italia dalla Fondazione Keshe come abbiamo fatto con le nazioni di Iran e Sierra Leone.

Annunceremo i nomi di più nazioni quando diverranno parte del programma spaziale, nelle prossime settimane.

Accogliamo con favore la Nazione Italia al programma spaziale attualmente più avanzato, che consentirà a questa nazione di essere in grado di inviare uomini nello spazio prima della fine del 2013.

La Fondazione Keshe da il benvenuto a colleghi scienziati italiani a pacifici spazi aperti dell’universo e al nostro programma spaziale.

Sicuramente nelle prossime settimane e mesi la vostra nazione e la Fondazione Keshe costruiranno le fondamenta delle tecnologie che permetteranno la prosperità della vostra nazione e del genere umano.

M T Keshe
Direttore della Fondazione Keshe

SOURCE:
http://www.keshefoundation.org/phpbb/viewtopic.php?f=2&t=2884